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La Giunta regionale trascura i lavoratori della Regione

La Giunta sarda trova i quattrini per molte categorie, compresi i consulenti della parte politica, ma non per i dipendenti regionali.

A fronte di un contratto scaduto, per la retribuzione di rendimento 2023 (la cui elargizione è in ritardo ormai di 7 mesi) si è recentemente destinato quasi un milione di euro in meno rispetto al 2022. Stiamo parlando di tanti soldi per le tasche di un dipendente pubblico.

Bene ha fatto la CGIL a chiedere l’immediato ritiro della Deliberazione di giunta, che non è stata condivisa coi sindacati, ed è sbagliata nel merito. Qui la nota.

La Giunta pensa che abbiamo reso poco nel 2023?

Perché vuole erodere il nostro potere d’acquisto, il quale è già enormemente eroso dalla inflazione reale?

Le mie colleghe ed i miei colleghi cosa pensano? Vogliono rimanere silenti? Buoni e muti? Vogliono coinvolgere le loro sigle sindacali e cominciare a pensare che forse è ora di alzare la testa?

Qua una foto che chiarisce la situazione

Tra l’altro siamo senza rinnovo contrattuale dal 2022. Vuole dire che dal 1.1.2022 circa 12.000 dipendenti regionali sono senza contratto. La cosa più fantastica è che neanche con la variazione di bilancio, recentemente approvata, sono state messe le risorse per ottenere un rinnovo contrattuale in linea con l’indice dell’ISTAT che viene utilizzato per i rinnovi contrattuali. Tale indice, sia chiaro, non permette di recuperare la perdita di potere d’acquisto dei nostri salari, perché non si basa sull’inflazione reale.

Qua potete leggere il comunicato delle sigle sindacali.

In realtà questi sono alcuni aspetti di una situazione grave e più generalizzata. Preoccupa di più l’ assenza dell’ assessora del personale, che non sta indirizzando e stimolando le attività in quello che peri lavoratori è l’ assessorato principale da cui fare scaturire logiche di cambiamento.

Contratto che manca da 23 anni, la riclassificazione del personale che consentirebbe di valorizzare almeno in parte le risorse umane, il divario
improponibile tra la produttività di un dirigente e quella di un funzionario (siamo in una forbice tra le 15 e 20 volte a beneficio del dirigente), la mancata regolazione univoca degli istituti contrattuali che obbliga il malcapitato dipendente a slalom storici alla ricerca delle circolari riguardanti un particolare istituto. E potremmo andare avanti a lungo…

Sarà ora di svegliarsi?