Martedì 28 luglio sono stato ad Abbasatna, alla presentazione del laboratorio di partecipazione “Sardigna Terra Bia”, che ha inaugurato la sua attività con Vandana Shiva.
Mi ritrovo nella impostazioni del laboratorio di partecipazione. I temi ambientali sono la novità del XXI secolo.
Vi propongo i documenti sottoscritti ed approvati: richiesta_firma_letteraperta e manifesto terra viva.
A Cagliari abbiamo approvato ordini del giorno riguardo la strategia rifiuti zero, e poi abbiamo fatto il contrario. Perchè? Perchè il dibattito pubblico sul Cacip, i rifiuti, il Tecnocasic ed un nuovo modello di sviluppo a Cagliari e nel cagliaritano, è fermo e silenziato?
A Cagliari, se non cambiamo radicalmente il modo di guardare ai rifiuti e di gestirli, non cambierà nulla. In questi cinque anni non è cambiato nulla. Recentemente è stata annullata la gara per il nuovo servizio di raccolta. Se verrà presentata senza alcun cambiamento radicale il rischio concreto è che tutto si blocchi di nuovo per cinque anni. E’ solamente una svista o c’è altro?
Leggo che una delle associazioni che hanno firmato il documento è Sardegna Pulita. Bene. Mi sarei aspettato, però, più coerenza nel momento in cui erano i responsabili della gestione dei rifiuti a Cagliari e si è delineata la nuova gara. Mi aspettavo che, allora, l’assessore facesse una battaglia contro il progetto da 50 milioni di euro di revamping e rafforzamento dell’impianto del Tecnocasic che, nei fatti, ripropone lo stesso modello di gestione dei rifiuti conosciuto finora.
Non l’ha fatto. Speriamo che Sardegna Pulita lo faccia ora e, insieme a tutti noi, organizzi un vero e coerente movimento, a Cagliari, per un modello di sviluppo che riprenda i principi di “Sardigna Terra Bia”.
Enrico Lobina