
Nel giorno in cui in consiglio comunale si commemora la scomparsa prematura di uno dei suoi più giovani consiglieri, il mondo del web si mobilita per Rossella Urru, cooperante sarda, amica del popolo saharawi, rapita molti mesi fa.
Qualche settimana fa, con gli amici e i compagni coi quali condivido la stanza di alcuni gruppi consiliari, abbiamo pensato di appendere uno striscione fuori dalle finestre della stanza per chiedere che Rossella venga liberata.
Abbiamo poi appeso lo striscione all’interno dei locali del gruppo e, quando il comune ha appeso all’esterno uno striscione ben più grande, abbiamo appeso all’esterno il nostro.
Il governo italiano, e quello marocchino, sappiano che vigileremo continuamente. Vogliamo Rossella a casa.
Paolo Carta, invece, non tornerà più a casa. L’ho conosciuto per poco tempo, da fine giugno 2011 a oggi, e solamente in occasioni istituzionali. Spesso abbiamo battibeccato in commissione urbanistica. Era portatore di una idea di città e di relazioni sociali che non condivido, ma la nostra discussione non è mai stata un parlare tra sordi. Il Comune di Cagliari ha il dovere di ricordarlo, ed io con lui.
Enrico Lobina
