Vi propongo il comunicato stampa sul tema inviato oggi, nonché i documenti relativi: appello, lettera di Salvatore Borsellino e lettera di quattro consiglieri a Giorgia Oppo e al Sindaco.
No alle intimidazioni dei boss. Adesione all’appello di Salvatore Borsellino. Intervenga il comune
Nei giorni scorsi Salvatore Borsellino e il “Movimento agende rosse” hanno lanciato un appello, chiedendo alle istituzioni di solidarizzare con il magistrato Nino Di Matteo e l’avvocato Fabio Repici, recentemente minacciati da due importanti mafiosi.
A Cagliari aderiscono all’appello, oltre il sottoscritto, Giovanni Dore, Giuseppe Andreozzi e Ferdinando Secchi.
Il magistrato Di Matteo è tra i protagonisti dell’indagine sui rapporti “Stato-Mafia” e annessa trattativa dei primi anni ’90. Nelle scorse settimane è stato minacciato di morte da Totò Riina che, noncurante del regime di 41 bis a cui è sottoposto da anni, ha lanciato i suoi strali mentre passava l’ora d’aria con un altro detenuto.
Consapevole delle probabilissime, conseguenti intercettazioni, sembra aver voluto far arrivare un inquietante segnale mediatico a numerosi destinatari, oltre che ovviamente a Di Matteo.
L’avvocato Repici ha svolto funzioni per parte civile nel processo “Gotha 3” in cui è stato imputato e condannato, tra gli altri, l’avvocato e boss mafioso Rosario Pio Cattafi. Quest’ultimo ha, poi, augurato gravi conseguenze all’avvocato per il lavoro processuale svolto. Rosario Pio Cattafi, meno noto di Riina, ha un “passato” lungamente intriso di rapporti con la destra eversiva degli anni 70 (ha intrattenuto rapporti molto più recenti con personaggi come Stefano Delle Chiaie). Secondo numerosi collaboratori di giustizia, Pio Cataffi ha avuto un ruolo di cerniera tra servizi segreti, potere politico e mafia durante il biennio stragista 92-93. È il reggente, nei fatti, della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto.
La modalità, ultra mediatica, delle minacce di Riina e le caratteristiche da “colletto bianco eversivo” di Cattafi, inquadrate nell’attuale contesto Italiano ed internazionale, fanno aumentare gli allarmi. Viviamo una fase in cui la cui fragilità degli assetti sociali, politici e istituzionali, specie a causa della crisi economica, tocca il picco. Vogliamo fare la nostra piccola parte per evitare che questi atteggiamenti mafiosi abbiano un qualsiasi effetto di destabilizzazione del delicatissimo processo sulla “trattativa Stato-Mafia” da un lato e dei più generali assetti del paese dall’altro.
Per questo abbiamo aderito all’appello di Salvatore Borsellino e del “Movimento agende rosse” e chiediamo che tutto il comune di Cagliari, in primis il Sindaco, accolga le richieste di solidarietà dell’appello e si metta a disposizione per qualsiasi iniziativa si possa rivelare utile.
A tal fine abbiamo inviato una lettera al Sindaco, che si allega insieme all’appello firmato e ad una lettera di accompagnamento di Salvatore Borsellino.
Enrico Lobina
Lettera a Giorgia Oppo e Massimo Zedda
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