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Comunicato stampa
Diminuire la tassa sui rifiuti ad alcune associazioni di volontariato
Ho presentato un’interrogazione sulla TARSU (Tassa rifiuti solidi urbani) all’Assessore al Bilancio, in cui chiedo misure perequative sulle tariffe di alcune particolari associazioni di volontariato. Si interroga l’assessore sull’opportunità di una riduzione della tassa a quelle associazioni di volontariato operanti nel settore bibliotecario, culturale o di promozioni e sociale e di sostegno morale, visto che non hanno reddito e operano con risorse erogate da istituzioni pubbliche o con raccolta fondi.
Gli associati, soprattutto i soci delle associazioni di aiuto, operano gratuitamente e non riscuotono nessun onorario o retribuzione. Attualmente il Comune di Cagliari suddivide le tariffe della TARSU in dieci fasce, ognuna delle quali contiene diverse categorie di soggetti. Le associazioni di volontariato sono ricomprese alla classe 3, cat. 3.02 con un onere di euro 3,66 a mq.
Molti di questi soggetti pagano dei forfait alti rispetto al loro scopo sociale, per il semplice fatto di avere sedi ampie con una produzione di rifiuti bassissima.
Non tutte le associazioni che si definiscono di volontariato lo sono veramente. La soluzione è istituire una categoria specifica per le associazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro regionale del volontariato o all’albo delle associazioni di promozione sociale o all’albo regionale degli enti privati senza fini di lucro, prevedendo una TARSU pari al 50% di quanto previsto per le abitazioni.
Ritengo si possano diminuire le loro tariffe trovando la copertura di bilancio in un contestuale leggero aumento delle tariffe applicate alle case da gioco, in 4° fascia su 10 nonostante lo scopo non sociale e palesemente lucrativo, e quelle di quegli immobili ecclesiastici, che godono di tariffe in alcuni casi molto agevolate.
Cordialità,
Enrico Lobina
TARSU PER LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO – L’INTERROGAZIONE
Cagliari, 12 gennaio 2012

In sostanza la questione rivolta a Rivoluzione Civile è la seguente: con quali strumenti critici avete operato la selezione di qualità rispetto la cernita di programmi e delle figure di rappresentanza della vostra formazione politica ? Perché a carattere regionale non v’è modo di trovare dei referenti validi/disponibili aldilà dei soliti cretini irreggimentati che si fanno vivi solo nei periodi elettorali: te li ritrovi puntualmente a ogni angolo delle strade per convincerti a votare l’uomo giusto. Questo è il massimo sforzo richiesto all’impegno politico? Tante grazie, a saperlo ci tenevamo la vecchia DC.
Siamo stanchi di questa becera maniera di cercare consenso facile. Non c’è nessuno che promuova idee lungimiranti, che allestisca uno straccio di comitato di accoglienza o sia capace di gestire uno spazio on-line su cui operare un confronto serio.
Fabio,
ci abbiamo provato. Ci hanno provato in tanti. Non ci siamo riusciti. C’è stato poco tempo, ma anche la volontà di alcuni partecipanti a “Rivoluzione Civile – Ingroia” di lasciare decidere a Roma.
Io sto provando a creare un comitato di accoglienza, anche on-line. Con molti limiti, ma ci sto provando.
e
[…] LE CASE SFITTE – SI PUO’ – LO FACCIAMO A CAGLIARI E IN SARDEGNA?admin on TARSU PER LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO – IL COMUNICATO STAMPA © 2013 Enrico Lobina WordPress Themes by Graph Paper Press. […]