Mi sono occupato di diversi casi in questi anni. Uno è quello di Stefania: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/22/cagliari-stefania-la-burocrazia-borbonica-o-indiana-e-la-rabbia/1128902/#.VB_0fPc92HI.twitter
All’Assessore alla viabilità Mauro Coni
Interrogazione
Sulla necessità di rendere possibile il passaggio ai disabili gravi in aree pedonali anche prima che abbiano completato l’iter per il rilascio dell’apposito pass.
Premesso che:
la presente interrogazione nasce dalla segnalazione di una singola persona ma vuole affrontare una questione riguardante diverse persone che si trovano o si potranno trovare nella medesima situazione;
• in un contesto di crescenti interventi indirizzati alla pedonalizzazione della città e in particolare del centro, questo tipo di problematiche sono destinate ad aumentare;
• Il caso particolare riguarda una persona residente in Via Cavour e sofferente di una rara e grave malattiachiamata Malformazione di Arnold Chiari di tipo 1;
• si tratta di una malattia congenita, presente cioè fina dalla nascita, ma che le è stata riconosciuta e diagnosticata solo in età adulta;
• per ragioni di privacy, nella presente, non inserisco i dati anagrafici della persona interessata ma la sua patologia e tutti gli annessi problemi, fisici, neurologici e burocratici sarebbero facilmente comprovabili con documentazione con relativa documentazione;
Considerando che:
• Per poter transitare in Zone a Traffico Limitato e/o pedonalizzate o parcheggiare agevolmente, ai portatori di handicap, viene normalmente rilasciato un un apposito pass dalla polizia municipale e di concerto con gli uffici del comune;
Constatato che:
• dopo anni di lotta contro la malattia passati tra visite specialistiche, delicati interventi chirurgici e pesanti cure farmacologiche, la persona in questione ha dovuto arrendersi alla cronicità della patologia e al peggioramento costante dei sintomi e ha “accettato” di andare a visita dalla commissione medica dell’INPS che il mese scorso le ha riconosciuto la condizione di invalido civile parziale (80%) e di handicap in condizione di disabilità grave in base alla legge 104;
• abitando nella pedonalizzata Via Cavour però si trova nella condizione, paradossale, di non avere al momento un pass che rendano i familiari o agli altri cari che la accompagnano, idonei al transito nella via, nonostante lei non possa praticamente camminare. Insomma la situazione, attualmente, la costringe a rimanere praticamente blindata in casa.
• la condizione conclamata la rende sicuramente idonea al riconoscimento del pass invalidi, per il quale ha già iniziato le procedure per l’accertamento infatti (versamento pecuniario ad hoc, prenotare visita apposita in commissione medica, esser chiamata a tale visita e attendere responso). Ma nel frattempo – perché di un certo periodo di tempo si tratta – il suo problema pressoché quotidiano persiste.
• sia lei personalmente che i suoi cari hanno, a più riprese, segnalato la transitoria situazione di emergenza agli uffici comunali, chiedendo che venisse trovata una soluzione “tampone” in attesa del pass definitivo;
• detta soluzione le è stata sistematicamente e vigorosamente negata;
• in conseguenza di ciò i suoi accompagnatori nelle scorse settimane hanno, necessariamente, dovuto prendere delle multe che non saranno rimborsabili;
Valutato che:
• l’interrogazione non vuole affrontare solo il caso specifico, bensì, porre una questione con varie sfaccettature e riguardante numerose persone con problemi differenti;
• Il caso in questione comporta, come anticipato, evidenti e gravi problemi di deambulazione per il disabile;
• non necessariamente una disabilità grave comporta un deficit severo della deambulazione allo stesso tempo necessitando di accompagnamento del disabile da parte di altri;
• L’accesso ai parcheggi per gli invalidi è un diritto, la possibilità di raggiungere il proprio domicilio in breve tempo, in comodità e sicurezza quando vi è una disabilità e il domicilio è in isola pedonale è tutt’altra cosa. Non è un diritto che deve essere concesso ma un diritto che deve essere preservato;
• L’isola pedonale, iniziativa che ha sicuramente risvolti importanti dal punto di vista economico e sociale, non può e non deve trasformarsi in barriera architettonica;
• Congiungere i due aspetti fa emergere un gap di regolamentazione a cui bisogna far fronte: molti disabili hanno il pass invalidi, gli serve avere un parcheggio riservato ma non abitano in isola pedonale; altri disabili, come in questo caso, vogliono solo arrivare a casa loro;
• I due riconoscimenti, sebbene simili, non possono essere imprescindibilmente congiunti e questo gap deve essere affrontato e colmato da chi l’isola pedonale, e la ztl in genere, la ha ideata e regolamentata;
Si interroga l’Assessore alla viabilità e al traffico:
• Su come ritenga affrontare e colmare questo vuoto normativo;
• Se ritenga che il servizio di messaggeria istantanea possa essere uno strumento immediatamente utilizzabile da coloro che ancora non i documenti che li rendano idonei al transito in ZTL e aree pedonali ma la cui situazione di fatto richieda già una giustifica al transito.
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