
Facendo seguito alla lettera di cui al link http://www.enricolobina.org/wp/2012/12/03/tarsu-per-le-associazioni-di-volontariato-una-lettera-allassessore/ , abbiamo presentato la seguente interrogazione
INTERROGAZIONE ALL’ASSESSORE AL BILANCIO E TRIBUTI DEL COMUNE DI CAGLIARI
OGGETTO: Interrogazione sull’ipotesi di agevolazione sulla TARSU per le associazioni di volontariato
Premesso che:
– la Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (d’ora in poi TARSU) è una imposta annua che le Amministrazioni Comunali dovrebbero utilizzare per coprire in tutto o in parte i costi dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani interni o assimilati e quelli di igiene del suolo;
– L’imposta è applicata a tutte le persone fisiche e giuridiche occupanti uno spazio insistente sul territorio comunale a prescindere dalla loro reale produzione di rifiuti e in relazione alla dimensione dello spazio occupato. Il vero elemento fondativo della sua esistenza non pare essere, quindi, la mera prestazione dei servizi di smaltimento da parte del Comune, bensì il fatto in sé dell’occupazione di uno spazio e, dunque, l’attitudine potenziale di un soggetto a produrre rifiuti, per questo il parametro principale per il suo calcolo è quello dei mq occupati;
Constatato che:
– Vi sono situazioni in cui, a prescindere dal numero di metri quadri occupati, la natura del soggetto occupante fa ritenere che l’imposta possa e debba essere pensata secondo criteri di agevolazione;
– La tabella comunale sulle tariffe TARSU 2012 è suddivisa per classi e categorie e le associazioni di volontariato sono ricomprese alla classe 3, cat. 3.02 con un onere di euro 3,66 a mq;
– Le associazioni di volontariato operanti nel settore bibliotecario, culturale o di promozione sociale e di sostegno morale, non hanno reddito e operano con risorse erogate da istituzioni pubbliche o con raccolta fondi. Gli associati, soprattutto i soci delle associazioni di auto aiuto, operano gratuitamente e non riscuotono nessun onorario o retribuzione;
Tenuto conto che:
– Non mancano segnalazioni, da parte di associazioni con queste caratteristiche e con i relativi riscontri probatori, di imposizioni TARSU elevate, a fronte di una produzione annua di rifiuti interni quasi inesistente;
TUTTO CIO’ PREMESSO, SI INTERROGA L’ASSESSORE AL BILANCIO:
– per sapere se quanto premesso corrisponde al vero;
– in caso affermativo, su come si intenda intervenire;
– per verificare se ritenga praticabile la strada di agevolare alcune situazioni, accogliendo la proposta di istituire una categoria specifica per le associazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro regionale del volontariato o all’albo delle associazioni di promozione sociale o all’albo regionale degli enti privati senza fini di lucro, prevedendo una quota TARSU pari al 50% di quanto previsto per le abitazioni.
Enrico Lobina
