Vi ripropongo l’articolo apparso ieri al link https://sardegnasostenibilesovrana.wordpress.com/
Enrico
CAGLIARI, VIA BOLZANO, FRONTE FIERA CAMPIONARIA
di *S. Galasso e E. Lobina
L’intervento proposto in via Bolzano, con una deliberazione di consiglio, è una rivoluzione epocale per questa piccola porzione di città, da sempre dimenticata dall’Amministrazione comunale, che non ha mai esercitato il suo diritto-dovere di pianificare.
Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale furono costruite, dall’allora INA-Casa, 6 palazzine per l’edilizia economica popolare, che hanno dato valide risposte al problema abitativo di quegli anni. Le famiglie monoreddito di operai e di piccoli impiegati hanno potuto avere una casa a prezzi decisamente vantaggiosi, permettendo a queste famiglie di poter condurre una vita decisamente modesta ma che ha consentito, in molti casi, di far accedere i propri figli agli studi universitari.
In virtù di leggi successive, le case furono poi riscattate da quasi tutti i residenti e, come si vede anche dalle foto allegate al progetto, sono state mantenute in uno stato di dignitoso decoro.
Non altrettanto si può dire per il terreno prospiciente l’intervento, che da sempre è stato lasciato nell’incuria più totale. Il costone roccioso, fino alla fine degli anni ’60, era abitato da due famiglie che vivevano nelle grotte esistenti, il cui accesso è tuttora murato.
Il piazzale è stato, nel tempo, più volte utilizzato dai rom per le loro soste in città. Arrivavano con le roulottes ed i carri e realizzavano un vero accampamento, a circolo, e vivevano lì per diversi giorni, lavorando il rame e facendo altri piccoli lavoretti.
Le palazzine non avevano la recinzione, non esisteva la strada e mancava l’illuminazione pubblica.
Nei mesi invernali, a causa della pioggia, si formavano immense pozzanghere, che in qualche caso assomigliavano più ad un lago, che impediva il passaggio delle persone.
Durante la Fiera Campionaria della Sardegna, quando questa ancora era frequentata, avveniva il delirio. Il piazzale diveniva un immenso parcheggio con macchine parcheggiate in tutti i modi, a volte incastrate, senza nessun controllo e senza nessuna vigilanza.
Solo dopo molte proteste da parte dei residenti sono state realizzate le recinzioni dei palazzi e successivamente la strada con il relativo impianto di illuminazione.
L’Amministrazione Comunale non cambiava però cambiato il suo atteggiamento verso questa zona che, comunque inserita come zona di servizi, continuava ad essere utilizzata o come parcheggio privato nel periodo della Fiera o come deposito di cantiere; per un periodo è stato utilizzato anche come deposito di automobili rimosse dalla polizia municipale.
Crediamo che tutta la vicenda di questo piazzale sia vergognosa e rispecchi la mancanza di capacità degli Amministratori di gestire gli interessi dei cittadini.
Non riuscendo ad acquisire il terreno al patrimonio comunale con una procedura di esproprio lo stesso è diventato una zona BS3* con le norme proprie di un intervento pubblico-privato. Non entrando in merito alla quantità di percentuale tra pubblico e privato e alle volumetrie insediabili, che sembrano comunque piuttosto elevate, compiamo alcune considerazioni sulla proposta progettuale e sulla localizzazione degli interventi.
La soluzione planimetrica adottata con la realizzazione di una fascia di parcheggi lungo la via Bolzano realizza un utilizzo privatistico della superficie destinata a verde che deve essere ceduta al Comune; questa di fatto costituisce il verde privato delle abitazioni.
La zona verde poteva essere localizzata nella zona di ingresso alla via Bolzano, totalmente usufruibile dagli abitanti, corrispondente alla parte più bassa del costone consentendo una visuale più libera a chi percorre la via Messina che, nella soluzione proposta, vede solo una cortina di palazzi.
Anche se è solo una proposta plano volumetrica non è indicata la cessione del 40% (per esempio con segno di pennarello) e soprattutto non sono evidenziati tutti gli altri parametri urbanistici che devono essere rispettati nel restante 60% ( per esempio il rapporto di copertura pari ad 1/3 che corrisponde a 1.197 mq).
Nella soluzione proposta vengono monetizzati praticamente 4.887 mq di parcheggi e quindi sarebbe importante sapere dove il Comune intende realizzarli.
La soluzione proposta è in evidente contrasto con la edificazione esistente e quella a cui fare riferimento è senza dubbio quella antistante l’intervento, ossia le 6 palazzine di via Bolzano.
La zona è individuata nel P.U.C. come B5R1 disciplinata dall’art. 18 delle NTA, che le individua come edificazioni a forte omogeneità tipo-morfologica e condiziona l’edificazione delle volumetrie nei lotti liberi all’obbligo di adeguarsi ai caratteri tipologici e morfologici del tessuto insediativo circostante. Nel PPR queste edificazioni sono indicate come “Espansioni recenti”, disciplinate dagli artt. 70, 71 e 72 che sono stati richiamati anche nella proposta di deliberazione.
Decisamente l’intervento è molto impattante e prevede la realizzazione di 73 appartamenti contro i 48 delle palazzine prospicienti, e questo senza la realizzazione dei parcheggi che si dovrebbero realizzare.
Non siamo contrari ad un intervento di ricucitura urbanistica, ma in forme e dimensioni più coerenti col costruito, che è quello che deve essere tutelato.
*Susanna Galasso è Ingegnere e V. Presidente di S.SeS. Enrico Lobina è Consigliere comunale di Sardegna Sovrana. Entrambi soci fondatori dell’associazione.
Tags: cagliari ; sardegna sostenibile e sovrana ; via bolzano ; urbanistica ; susanna galasso 

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