
Qualche settimana fa, nel maggio del 2013, abbiamo tenuto un dibattito consiliare sull’edilizia privata al Comune di Cagliari. Vi propongo le slide che sono state presentate ed un nostro commento.
COMMENTO ALLE SLIDES
Il processo di ripensamento e riorganizzazione sembra complessivamente positivo.
Il processo viene descritto come parzialmente già iniziato da 2 anni. Il primo passo è stato, a partire dal 2011, fare alcune variazioni di organico.
Le variazioni sono state minime in termini numerici assoluti, 5 dipendenti in più, da 50 a 55 (nel 2003 erano 60)
L’attuale assetto prevede: 34 tecnici + 14 amministrativi + 5 staff dirigente.
la struttura staff del dirigente è messa a disposizione dei vari uffici e lavora all’insegna della flessibilità. Questo, al di là dei meri numeri dell’organico, mi sembra l’elemento più positivo dal punto di vista dell’approccio. Diversi studi sulle riorganizzazioni amministrative e aziendali dicono che l’ingessatura della ultra specializzazione spesso produce inefficienza nell’azione e nella capacità di risolvere problemi e che invece la flessibilità e l’interazione interna sono più funzionali, tanto più in contesti di incertezza generale e variabilità di normative e situazioni come quella che attualmente caratterizza il settore edile.
In questo senso va anche il superamento della vecchia divisione degli uffici territoriali. Questo superamento vuole essere portato avanti caratterizzando l’azione dei singoli uffici nel senso con cui si è ripensato alla funzione dello staff dirigenziale e cioè con tutti gli uffici maggiormente predisposti alla collaborazione e alla gestione extra-settoriale delle fasi dei processi. Ne dovrebbe conseguire una maggiore orizzontalità nella gestione interna delle informazioni e una più generale capacità di intervento risolutore della struttura intesa in senso complessivo.
Insomma non si vuole eliminare la gerarchizzazione piramidale che in qualche misura resta imprescindibile ma ridimensionare l’approccio line-staff in senso virtuoso.
La riorganizzazione dell’organico entrerà a regime nell’autunno del 2013 a seguito di alcuni pensionamenti previsti e al termine di alcuni processi formativi del nuovo organico attualmente in corso.
Alcuni aspetti menzionati, sulla carta positivi, sarebbero da esplicitare meglio sotto il profilo fattivo:
Si parla di nuovo monitoraggio dei carichi di lavoro. Chi lo fa e come? Non è meglio precisato.
Si parla di sorveglianza edilizia in tempo reale, da quando e come? Cosa si intende per “in tempo reale”?
Non si menzionano le eventuali soluzioni individuate per risolvere l’annosa questione dell’archivio cartaceo e da digitalizzare. Su questo andrà ad incidere in modo pesante la reingegnerizzazione, però bisognerebbe immaginare delle soluzioni anche prima.
Ricordo che si stava pensando a una task force che si occupasse solo di questo per un certo lasso di tempo ma il documento in questione non riprende l’argomento. É chiaro che si tratta di aspetto centrale per dare reale respiro positivo alle innovazioni di cui prima.
Un altro aspetto che sarebbe da valutare, ma qui si tratta di un cambiamento strutturale più difficile da realizzare, sarebbe quello della sede. La ricordo poco funzionale proprio dal punto di vista architettonico, avere una sede meglio congegnata e ordinata dal punto di vista fisico degli spazi secondo me darebbe un deciso giovamento alla funzione di tutto l’assessorato ivi compreso gli uffici dell’edilizia privata. Anche su questo interverrà il processo di reingegnerizzazione, però bisognerebbe immaginare delle soluzioni anche prima.
Sul personale, ci sarà un particolare concentramento di risorse umane sulle richieste di condono (da accelerare) e sulle richieste di accessibilità al piano casa delle quali gli accertamenti di conformità sono stati finora molto lenti.
I “processi complessi” e le Dia per il Piano Casa sono finora al contempo le tipologie di pratiche più richieste dall’utenza (nel 2012 rispettivamente 396 e 283 quelle solo su piano casa) e vengono sbrigate mediamente in 10 mesi (va detto che si è partiti da un tempo medio nel 2011 di 17 mesi ma si dovrebbe scendere a 6-max 8 mesi come pare si riesca a smaltire in altri comuni di dimensioni simili) mentre le normali autorizzazioni sono state solo 228 e sbrigate mediamente in 4 mesi. In questo senso pare assolutamente opportuno il fatto che sia stata già attivata una task-force per lo smaltimento degli arretrati piano casa.
La slide 24 e 25 dimostrano che sul piano casa e sul SUAP, negli ultimi tre semestri, si è entrati a regime sia affrontando l’arretrato sia dando tempi di risposta minori alle nuove domande.
Anche la slide 26, sull’andamento ufficio tutela del paesaggio, segnala che siamo arrivati al momento della svolta.
Insomma, si vede la fine delle criticità, che però permangono. In attesa del processo di reingegnerizzazione, sarà fondamentale continuare nel lavoro di snellimento e riorganizzazione già avviato, così di abolire le lentezze entro l’anno. A gennaio 2014 e giugno 2014 è opportuno fare delle verifiche.
Sulle richieste di agibilità si segnala, nel 2012, un dato preoccupante.

E’ importante questa opera seria di comunicazione e divulgazione di dati a favore dei cittadini (elettori e non). I problemi sono tanti, ma ci stiamo muovendo per risolverli. Ringrazio Enrico per averli messi a disposizione di tutti e non solo degli “addetti ai lavori”.