A maggio 2013 ho presentato una interrogazione sulla libertà di manifestazione a Cagliari, che potete recuperare al link http://www.enricolobina.org/wp/2013/05/09/liberta-di-manifestare-e-semplificazione-una-interrogazione/
La risposta è arrivata a fine ottobre. La potete trovare al link
Risposta a interrogazione scritta consigliere lobina del 7 maggio 2013 su suolo pubblico
Vi propongo le mie controdeduzioni. Aggiungo solamente che vi sono tante sentenze che affermano che non si può legare la libertà di manifestare alle tematiche tipiche delle occupazioni di suolo pubblico.
Al Sindaco di Cagliari Massimo Zedda
Oggetto: Risposta all’interrogazione sulla libertà di manifestare e la semplificazione
Gentile Sindaco
Qualche settimana fa, in consiglio comunale, durante la discussione sull’attività della Giunta negli ultimi due anni, ebbi modo di affermare:
Nelle dichiarazioni programmatiche del 2011, il Sindaco ha iniziato narrando quella che è una situazione globale di predominio dell’economia sulla politica che […] è la causa principale di una crisi globale che viviamo anche qua, che è una crisi globale che è dell’occidente e non di tutto il mondo, però essendo dell’occidente è già di per sé globale e che […] e non accenna a diminuire, anzi probabilmente vivremo sino al 2016 e forse anche oltre, e allora come oggi questa crisi morde e al rapporto sbagliato fra politica ed economia io vorrei aggiungere anche un tentativo che dobbiamo continuamente portare avanti come amministratori per far sì che non vi sia un rapporto scorretto anche fra politica e Amministrazione perché nei diversi ruoli dentro l’Amministrazione Comunale, chi ci sta come funzionario onorario, parlo dei Consiglieri, rappresentanti della Giunta e il Sindaco, e chi invece lo dirige perché fa parte stabilmente dell’Amministrazione, non vi sia confusione di ruoli e vi sia anzi la forza di affermare nella pratica quel primato della politica, sia sull’economia che sull’Amministrazione
Si tratta della trascrizione dell’intervento, per cui si perdoni l’ortografia non perfetta. Il senso, però, mi pare chiaro.
Ecco, credo che una risposta sull’interrogazione di cui all’oggetto, presentata nel maggio del 2013, a cui ho avuto risposta il 22 ottobre 2013, non possa essere compilata e firmata dalla dirigente preposta. In questo modo la politica lascia il campo all’amministrazione, e non adempie il suo alto compito.
Nello specifico, poi, stiamo discutendo di un tema di rilevanza costituzionale: il diritto a manifestare.
Sino al recente passato questo diritto si risolveva nella presentazione di una informativa alla Questura, che si adoperava affinché la Pubblica Amministrazione si comportasse come un corpo unitario e, quindi, si preoccupava di coordinarsi con gli altri enti a vario titolo coinvolti nell’organizzazione della manifestazione.
Oggi non è così. Oggi bisogna presentare due diverse domande a due diverse istituzioni. In questo modo si violano diversi principi del diritto amministrativo, per non parlare del concetto di “semplificazione dell’attività amministrativa”.
Nel merito, la risposta del Comandante della polizia municipale non dà alcuna risposta politica, né potrebbe, né indica alcune soluzioni che potrebbero garantire una maggiore semplificazione. Dal punto di vista tecnico, inoltre, dubito che sia corretto la richiesta di presentazione di una richiesta di occupazione di suolo pubblico nel caso in cui si voglia organizzare un corteo a carattere politico.
La soluzione, in realtà, è semplice: una delle due istituzioni, Comune o Questura, si assumono l’incarico di coinvolgere tutte le istituzioni interessate quando viene presentata una domanda per una manifestazione.
Tale possibilità, del resto offerta e addirittura auspicata dalla L. 241/1990, richiederebbe un input del sindaco in tal senso che realizzi la collaborazione amministrativa, a tutto vantaggio dell’esercizio di un diritto costituzionale.
Il nostro obiettivo, infatti, deve essere sempre quello di una amministrazione rivolta al cittadino, e che al cittadino implica il meno possibile la propria azione.
Questa Amministrazione dovrebbe avere inoltre, come valore aggiunto, la promozione dei valori fondanti della Repubblica. Nel caso specifico, stiamo discutendo di un diritto di rango costituzionale, che il legislatore costituente ha inteso tutelare al massimo livello e che non dovrebbe ricevere lo stesso trattamente delle occupazioni di suolo con finalità economiche. Ma anche laddove non ci soccorrano le norme della legislazione ordinaria, esistono allo stato attuale tutti gli strumenti per salvaguardare concretamente i diritti fondamentali senza detrimento dell’interesse pubblico.
Cordialità,
Enrico Lobina
[…] documentazione. L’ha fornita Enrico Lobina, consigliere comunale di Rifondazione comunista, nel suo sito, con tanto di interrogazione al Sindaco e risposta nientemeno non del Sindaco…ma del […]
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