
Alla c.a. degli organi di stampa
SEDE
COMUNICATO STAMPA
Anche a Cagliari è nato il Comitato “Stop TTIP Casteddu”. L’iniziativa nasce per divulgare i contenuti del Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership, trattato transatlantico di libero commercio e investimento), per favorire mobilitazioni di movimento e per coinvolgere le istituzioni contro la sua stipula.
Il Comitato è aperto all’adesione di singoli, associazioni e partiti.
Il TTIP è un trattato bilaterale tra Unione Europea e Stati Uniti nel settore del commercio e degli investimenti. Gli ambiti coinvolti sono tantissimi: dall’ambiente agli ogm, dal commercio nel settore agroalimentare all’industria energetica, i trasporti, la sanità, la scuola e la cultura. La qualità del cibo che mangeremo nei prossimi anni dipende da questo trattato, il livello delle prestazioni sanitarie e il rispetto dell’ambiente che ci circonda potranno essere determinati dalle regole stabilite nel TTIP.
Il TTIP ci riguarda come cittadini, lavoratori, studenti, consumatori.
I negoziati per il TTIP tra la Commissione Europea e il Governo degli Stati Uniti sono iniziati nel luglio 2013 e potrebbero concludersi entro il 2015. Il governo Renzi è orientato ad approvare il TTIP senza troppi scrupoli. Chi realmente beneficerà degli effetti del TTIP sono le grandi aziende multinazionali che portano avanti in gran segreto le trattative insieme ai delegati di Usa e dell’Unione Europea.
Le parole d’ordine di chi sostiene il TTIP sono le stesse che hanno giustificato le riforme peggiorative degli ultimi vent’anni: più liberalizzazioni, meno regole, meno burocrazia e ostacoli al dispiegarsi del potere delle multinazionali. Per fare questo si prendono di mira le “barriere non tariffarie”, al fine di consentire una “armonizzazione degli ordinamenti”. In pratica le norme che compongono la legislazione degli stati europei e degli Usa, per i promotori del TTIP, non sono altro che ostacoli al “libero commercio” da abbattere senza alcun riguardo. Il trattato, inoltre, punta ad aumentare le restrizioni sulla privacy degli utenti attraverso accessi privilegiati ai dati personali, con buona pace della sovranità nazionale e delle libertà democratiche. La modalità con cui le prescrizioni delle grandi imprese potrebbero sovrastare le leggi nazionali è attraverso l’istituzione di una commissione di arbitrato internazionale, un tribunale sovranazionale extraterritoriale costituito da membri scelti dalle grandi aziende.
La Sardegna, e in particolare il comparto agricolo ed i livelli di benessere sociale, sarebbero duramente danneggiati da questo trattato. Come reagire?
Il nostro Statuto ci riserva un’arma fondamentale: l’art. 52, che stabilisce che “La Regione è rappresentata nella elaborazione dei progetti dei trattati di commercio che il governo intenda stipulare con Stati esteri in quanto riguardino scambi di specifico interesse della Sardegna. La Regione è sentita in materia di legislazione doganale per quanto concerne i prodotti tipici di suo specifico interesse”.
Il comitato, con delle lettere che invieremo al presidente della giunta, ai consiglieri regionali, ai sindaci ed ai consiglieri comunali, chiede alla politica di esprimersi.
Il 16 maggio il parlamento europeo si pronuncerà sul trattato con una votazione. Chiediamo ai parlamentari sardi di esprimersi.
I giochi non sono conclusi. In passato altri trattati che andavano nella direzione del Ttip hanno incontrato ostacoli nella stipula e hanno perso buona parte della propria efficacia. Possiamo vincere. Nelle prossime settimane presso università, mercati, al comune di Guspini ed al comune di Cagliari, dove è già stata presentata una mozione, faremo sentire la nostra voce. Proponiamo a tutte le associazioni di categoria, ai sindacati, alle associazioni ed alla forze politiche di aderire al comitato di costruire una mobilitazione, che confluisca in una grande manifestazione di carattere sardo.
Lunedì 4 Maggio invieremo a tutti i consiglieri comunali e regionali, nonché al Presidente della Giunta regionale On. Pigliaru, le lettere appositamente preparate invitandoli a prendere una posizione netta al riguardo
Il Comitato Stop TTIP Casteddu
Stopttip.cagliari@gmail.com

combattere contro la firma al Ttip con tutti i modi. La Sardegna deve essere libera di rifiutare prodotti pericolosi per la salute e per le proprie specificità.