Domenica 23 settembre, al Comitato Regionale del PRC, la Segreteria ha presentato un Ordine del Giorno sulla Agenzia Sarda delle Entrate.
Enrico Lobina
Comitato Politico Regionale del Partito della Rifondazione Comunista – 23 settembre 2012
Ordine del Giorno sulla Agenzia Sarda delle Entrate
È sempre più forte e condivisa tra i cittadini della Sardegna l’esigenza di poter gestire in modo certo, diretto e trasparente la ricchezza prodotta in Sardegna. L’irrisolta “vertenza entrate” fra Sardegna e Stato ha reso evidente la necessità di dotarsi di strumenti efficaci per il governo delle proprie entrate fiscali. Questo obiettivo è possibile attraverso la creazione di una disciplina per la riscossione dei tributi, in attuazione degli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 dello Statuto Speciale della Regione Autonoma. Tale disciplina consentirà l’istituzione della “Agenzia Sarda delle Entrate”.
La costituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate sarà finalizzata all’attivazione di una società partecipata dalla RAS, con funzioni analoghe a quelle di Equitalia SpA
La necessità di attivare l’Agenzia è sollecitata dalla forte crisi economica. Il comitato “Fiocco Verde”, formato da liberi cittadini, ha raccolto le firme e presentato la proposta di legge in Consiglio Regionale. Il PRC avanza alcune specificazioni.
A metà giugno si è votato in Grecia. I partiti filo-Commissione Europea e Banca Centrale Europea hanno diminuito i voti, ma sono riusciti a formare un governo. La sovranità, l’Unione Europea e la finanza sono stati al centro del dibattito elettorale.
Le elezioni greche hanno registrato anche l’avanzata di Syriza, una coalizione di organizzazioni politiche della sinistra greca. Il programma di Syriza, sintetizzato in alcuni punti, è chiaro: realizzare un audit del debito pubblico; rinegoziare gli interessi e sospendere i pagamenti fino a quando l’economia si sarà ripresa e tornino crescita e occupazione; esigere dalla Ue un cambiamento nel ruolo della Bce perché finanzi direttamente gli Stati e i programmi di investimento pubblico; adottare una tassa sulle transazioni finanziarie; proibire i derivati finanziari speculativi quali Swap e Cds; combattere il segreto bancario e la fuga di capitali all’estero.
Questo per rimanere alle questioni che hanno a che fare con la sovranità e la finanza. Perché un problema di sovranità c’è in Europa. Sempre di più. Ed anche gli Stati, non solamente le nazioni senza stato, ne sono investiti.
La proposta dell’Agenzia sarda delle entrate sta all’interno di questo contesto. A questo, però, si aggiunge un altro fattore: lo stato italiano ci deve 10 miliardi di euro. Con l’Agenzia sarda delle entrate immaginiamo il modo perché quei soldi, che ci spettano a norma di Statuto, rimangano in Sardegna.
Il Partito della Rifondazione Comunista, all’interno del più generale processo di approfondimento politico-programmatico che ha intrapreso, si schiera, quindi, a sostegno della campagna per la costituzione della Agenzia Sarda delle Entrate ed invita tutto il fronte democratico e progressista a prendere pubblicamente posizione sul tema.
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