E’ necessario costituire immediatamente un comitato sardo plurale di appoggio alla raccolta di firme per i referendum promossi per tutelare il lavoro, questo è quanto emerso nella conferenza stampa che si è tenuta oggi a Cagliari dalla Federazione della sinistra, alla presenza di diversi operai, lavoratori e sindacalisti della Sardegna.

Nell’incontro con i giornalisti è stato quindi lanciato l’appello di sostegno ai referendum e si è rimarcata la necessità di riportare il lavoro al centro dell’agenda politica e sociale, per dare risposte concrete alla crisi occupazionale della Sardegna.

Creare un movimento sardo, plurale di sostegno alla battaglia sui diritti del lavoro e capace di racchiudere tutte le forze e le energie democratiche della nostra Isola – affermano Corona, Serra e Salerno– è assolutamente necessario, è quello che ci chiedono i sardi e i lavoratori. La sinistra e il centro-sinistra devono ripartire dai problemi concreti per essere credibili e utili ai cittadini. Per questo lanciamo un appello ai Partiti e ai movimenti, ai Sindacati, e a tutti coloro che hanno a cuore il rilancio della Sardegna, per incontrarci e definire insieme un percorso comune e unitario. Già da oggi chiederemo l’adesione al comitato unitario alle forze politiche sarde.

Nella conferenza stampa sono intervenuti anche diversi operai (Argentino Tellini, Luigi Manca, Alberto Cacciarru, Pietro Piras e Luciano Macrì) che hanno ritenuto di essere tra i primi firmatari dell’appello e che hanno rimarcato la necessità che il mondo politico si impegni attivamente per trovare soluzioni concrete alla grave crisi del comparto produttivo isolano. Non è più il tempo delle parole e delle chiacchere – dicono gli operai – è il tempo del lavoro e il lavoro è la cosa più concreta e reale che ci sia.

Ecco il testo dell’appello per la costituzione di un comitato sardo:

“Nel 2002 milioni di italiani, guidata dalla CGIL e dalle realtà politiche e associative della sinistra italiana, hanno impedito al Governo Berlusconi l’attuazione di una riforma che avrebbe messo in discussione lo statuto dei lavoratori e l’articolo 18.

E’ stato un movimento d’opposizione importante e plurale, che seppe unirsi per evitare un pericoloso arretramento nella difesa del diritto dei lavoratori.

A distanza di dieci anni la scena politica italiana è profondamente mutata, ma non è cambiato il tentativo da parte della destra e del capitale di sfruttare questa fase di crisi economica per sferrare l’ennesimo colpo al mondo del lavoro.

Per queste ragioni riteniamo inaccettabile la riforma messa in atto dal Governo Monti, in particolare: la riforma del ministro Fornero all’articolo 8 abolisce la possibilità per un lavoratore ingiustamente licenziato di essere reintegrato nel posto di lavoro, svuotando in questo modo il senso stesso dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori.

La politica e i sindacati sardi hanno il dovere di costruire momenti di partecipazione e  mobilitazione che riguardano l’emergenza Sardegna, impegnandosi in battaglie per la difesa dei posti di lavoro e per il rilancio produttivo dell’isola. E’ altrettanto chiaro che il rilancio del lavoro come fondamento della dignità di un popolo, che sia quello sardo o italiano, non può passare per lo smantellamento dei diritti che al lavoro sono connessi.

Riteniamo per questo essenziale ripristinare questa norma di civiltà rappresentata dall’art. 18 e semmai allargare la sua tutela all’enorme esercito dei precari che anche Sardegna stanno diventando la maggioranza. Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche, sindacali e dell’associazionismo perchéè anche nella nostra isola si dia vita ad un comitato unitario referendario in sostegno del quesito che prevede l’abolizione dell’articolo 8 della nuova riforma.”

ra i primi firmatari, in ordine casuale:

• Argentino (Tino) Tellini – Dipendente Finambente
• Vindice Lecis Gionalista e Scrittore
• Sandro Roggio Architetto
• Igino Panzino Artista
• Marcello Madau Archeologo
• Massimo Ragnedda Professore
• Luca Sanna Archeologo
• Giuseppina Manca di Mores Archeologa
•  Gianni Bazzoni giornalista
• Patrizia Marongiu Biologa
• Michele Guirguis Archeologo.
• Maria Virginia Sanna Professoressa universitaria
• Fabio Botta Professore universitario
• Gianni Fresu Storico
• Federico Pittalis, Sindacalista CGIL telecomunicazioni
• Luigi Manca Operaio Carbosulcis
• Congia Lorenzo Operaio Carbosulcis
• Poggi Andrea Operaio Carbosulcis
• Piras Pietro Operaio Carbosulcis
• Piras Fausto Operaio Carbosulcis
• Tiddia Antonello Operaio Carbosulcis
• Sabiu Matteo Operaio Carbosulcis
• Zanda Massimo Operaio Carbosulcis
• Manlio Masole – Scrittore e Poeta
• Piero Careddu – Chef – Enogastronomo
• Giulio Angioni – Scrittore
• Alberto Cacciarru – Operaio Alcoa
• Antonello Pirotto – Operaio Eurallumina
• Salvatore Corriga – Operaio ex Rookwood
• Alessandro Florina – Presidente Regionale FICC
• Gianluca Meloni – Sindacalista CGIL TeleComunicazioni
• Fawsi Ismail – Associazione Sardegna-Palestina
• Enzo Favata – Musicista
• Cristian Mura

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