
Il Comitato di quartiere Abtanti. Il Comitato dei genitori della scuola Riva. Il Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) di via S. Giovanni. L’Associazione di Promozione Sociale (APS) Oscar Romero. L’Associazione Don Chisciotte. E Altre. E in più il cirolo “Palmiro Togliatti” di Rifondazione Comunista, Federazione della Sinistra.
Siamo a Villanova, centro di Cagliari. Cagliari, capitale della Sardegna. Più di un anno di politica quotidiana nel quartiere, erede di una presenza costante negli anni. Politica vera, non politica politicante. Non il teatrino. Politica di uomini e donne, giovani e anziani, che lottano contro ingiustizie, prevaricazioni e dittatura del mercato.
Il Comitato di quartiere. Nato da una petizione, dove si sono messe energie in comune. Contro un progetto di pedonalizzazione scritto e attuato da incapaci e, forse, persone in malafede. Maurizio Onorato, Sergio Murgia ed Emilio Floris. Tanto per non fare nomi. Tutti pronti a sostenere Massimo Fantola, che non ha avuto il coraggio di venire a confrontarsi in pubblico.
Un progetto di pedonalizzazione che ha deluso tutti. Ha deluso chi vuole la pedonalizzazione, perché si è lasciato che nessuno facesse rispettare le regole. Ha deluso chi, anziani e non solo, pensa che vivere in un quartiere senza macchine non debba necessariamente significare stare rinchiusi e far morire le attività commerciali.
Noi abbiamo proposto una idea diversa. Basata sulla partecipazione e sull’ascolto. Sullo studio e sulla proposta di soluzioni ragionevoli. Che realizzino una vita migliore per tutti. Si può. La risposta è stata la politica politicante. I rinvii. Il teatrino.
Ora, per fortuna, li possiamo mandare a casa.
Da una prevaricazione all’altra. La scuola Riva. Ed il Comitato dei genitori della scuola Riva. Nel 2007 i bambini della scuola elementare Riva di piazza Garibaldi vengono dirottati nell’Istituto Sacro Cuore, gestito dalle suore, alla modica cifra di euro 70.000 all’anno. Con la promessa che sarebbero stati fatti i lavori di riqualificazione della scuola.
I lavori non sono mai partiti. Nel 2011, però, dal comune si lasciano scappare la notizia che non ci sono più soldi e che, quindi, i bambini andranno al “S. Alenixedda”. In questo modo nell’edificio del Riva privato della funzione di scuola ci avrebbero potuto fare altro. Magari trasformandolo nell’ennesimo spazio pubblico da far gestire agli amici dei politici tramite affidamenti diretti e senza indire le doverose gare d’appalto.
I genitori non ci stanno. Formano un comitato e riescono a bloccare l’operazione. Per ora.
Per fortuna, con le elezioni li possiamo mandare a casa. E costruire insieme una città che punta sulla conoscenza e la qualità. Dove ogni quartiere ha servizi. Dove esiste un senso di comunità, che trasforma uno spazio da abitare in uno spazio da vivere.
Senso di comunità. Salute. Benessere. Uno degli obiettivi del GAS Villanova. Il GAS mette in collegamento produttori agricoli sardi con i consumatori del quartiere. Utilizzando Internet, è possibile fare gli ordini e avere prodotti sani a prezzi competitivi. Se il Comune, invece che dare spazi agli amici, concedesse spazi ad iniziative come queste, si potrebbe ulteriormente migliorare la qualità e l’efficacia di un servizio alla collettività. Un servizio che crea legami, socialità, comunità.
Il benessere degli altri è presupposto per il nostro benessere. Il mercato spesso non risponde a queste logiche. Questo pensa l’APS Oscar Romero, che promuove l’altro mercato. Quello del commercio equo e solidale. Perché un bambino che non ha da mangiare alla periferia di Nairobi è uguale ad un bambino in difficoltà della periferia di Cagliari. Si tratta del messaggio evangelico, semplicemente.
Esattamente ciò che mettono in pratica anche all’Associazione Don Chisciotte di via S. Giacomo.
Il popolo che si rappresenta e si autorappresenta. Che decide del suo futuro. Ecco la vera politica. Ciò che si sta provando a fare Villanova. Un insegnamento per la Chiesa, per i partiti, per noi stessi. Abbandonare per un po’ la TV e ragionare, con semplicità, su noi stessi.
