In questi mesi due film mi hanno lasciato l’amaro in bocca e mi hanno colpito. Non solo quelli, ma questi due possono andare insieme. “Jocker” è ancora un’altra cosa.
“Parasite”, che è ancora in programmazione, è “È stato presentato alla 72° edizione del Festivale di Cannes, dove ha vinto la Palma d’oro, diventando il primo film sudcoreano ad aggiudicarsi tale riconoscimento. È stato anche il primo film sudcoreano a venire candidato ai Premi Oscar, vincendone quattro, tra cui quello per il miglior film, mai assegnato fino a quel momento a un lungometraggio non in lingua inglese”[1].
E’ la storia di una famiglia che, vivendo nella più nera miseria, riesce ad ingannare una famiglia di ricchi concittadini coreani, ed a fruire della loro ricchezza. Il finale è tragico.
Il film è tecnicamente perfetto, moderno, abbagliante ed impattante. Non è realtà, ma potrebbe, ma sicuramente è metafora.
Non è politicamente corretto, ma a me il politicamente corretto fa schifo, per cui alla fine del film chiedetevi, come fece un signore tedesco: “è più ladro chi ruba in una banca o chi fonda una banca?”.
Parasite non è un film sulla lotta di classe, forse è sul contrario. Di sicuro è un film dove da una parte c’è il popolo, letteralmente sommerso dalla merda, e poi c’è l’élite, magari finto-progressista.
“Sorry we missed you” no. Forse perché ambientato in Europa e non in Corea, forse perché Ken Loach ha un passato importante. “Sorry we missed you” è una storia di lavoro, di amore, di una famiglia unita e distrutta, ed alla sua fine la domanda è: “da che parte stai?”. Non è in programmazione, almeno non a Cagliari, ma tra qualche mese sarà disponibile in streaming.
Tu “da che parte stai?”.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Parasite_(film_2019)